Parte il tam tam ed avviene il miracolo

Quella che poteva sembrare una idea strampalata prende rapidamente forma e come a volte accade… il confine tra follia, disperazione e coraggio è talmente labile che si passa da una all’altro in un battito di ciglia.

Interrogato il comune di Porto Recanati si ottiene la disponibilità di locali nell’edificio della ex Caserma Diaz e grazie ad un passaparola su tutti i canali possibili (le nuove tecnologie come FaceBook ma anche il vecchio passaparola di quartiere o qualche telefonata a catena tra amici) in due giorni si sparge la voce e decine di persone accorrono per dare una mano.

Fianco a fianco il ragazzo di paese con la turista pensionata di passaggio, tutti ad aiutare raccogliendo, catalogando, stivando i vari beni che decine e decine di persone accorrono a portare da tutta la provincia e non solo.

Si apre un contatto con la protezione civile ed i comuni del territorio devastato dal terremoto, vengono redatti degli elenchi di materiale di prima necessità da raccogliere per essere portato nelle zone distrutte e senza servizi né comunicazione.

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Materiale raccolto, impacchettato e stivato nel piazzale della ex-scuola per essere poi caricato sui camion


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Corridoi della scuola Diaz pieni di volontari e materiali

La forza della spinta e delle energie che tutti portano è incredibile, pensare al miracolo non è riduttivo… in meno di 48 ore vengono raccolti prodotti di ogni genere, si riempiono i corridoi della scuola, non bastano le aule per cui grazie alle condizioni climatiche favorevoli si utilizzano anche gli spazi del cortile interno.

In due giorni si caricano 4 camion che partiranno il 26 agosto pomeriggio per raggiungere le zone più colpite dal terremoto.