Quando si parla di Aleppo (Siria) , non è esagerato asserire che in quella città e in quella regione vengano perpetrati reati contro l’umanità.
I numeri dei morti, dei feriti e degli sfollati, molti dei quali bambini, sono impressionanti.
Davanti a scene del genere che ormai nell’immaginario collettivo sono vissute come un “quotidiano fastidio” che sempre più sporadicamente i notiziari ci propongono, pensiamo che sia indispensabile conservare appunto quello stato di “essere umano” che non può e non deve continuare a voltarsi dall’altra parte. Facendo finta di nulla. Passando le imminente feste natalizie tra un panettone e una bottiglia di spumante.
E un essere umano è tale se nel suo piccolo si muove, decide di spostare quel sassolino che nulla può sembrare al cospetto della enorme montagna del disastro umanitario in atto. Ma che ha una sua fondamentale importanza e valenza perchè sinonimo di una volontà di voler tendere una mano.
Aiutare chi ormai non ha più nulla, muovere un piccolo passo verso un popolo dimenticato da tutti.
E’ con questo spirito che vi annunciamo che uno di noi, Giampiero Cappetti, il giorno 27/12/2016 prenderà un aereo e si recherà a Kilis, cittadina turca al confine Siriano a circa 100 Km dalla stessa Aleppo. Lo farà con un carico consentito dalle regole delle compagnie aeree di aiuti. Vestiario per bambini, per lo più.
Il viaggio di Giampiero, che è anche il viaggio di tutti noi, si è reso possibile grazie ad una generosa colletta che abbiamo organizzato tra amici. Lo abbiamo fatto perchè vogliamo smetterla di voltarci dall’altra parte. Lo abbiamo fatto perchè pensiamo che è ora di battere un colpo.
Giampiero, in questo viaggio, proverà a stabilire contatti per poter continuare, in futuro, questa opera di aiuti in loco. E come Porto Recanati Solidale faremo di tutto per poter garantire a quelle popolazioni il nostro aiuto.
Vi chiediamo di seguirci. Ci stiamo inoltrando in un settore più grande di noi.
E solo con il vostro aiuto potremo rendere questa ennesima sfida costruttiva e produttiva.
Noi ci saremo. Perchè la solidarietà non ha confine.
E il gruppo di Porto Recanati Solidale vuole rompere il silenzio dell’indifferenza.
L’idea sembra forse malsana ma occorre fare qualcosa, non stare con le mani in mano e neppure aspettare che altri facciano e restare a commentare…
Nasce in quel preciso momento l’idea di creare un gruppo di volontari che possano dare una mano sul campo e non solo “a parole”.
Questa sarà sempre la caratteristica che accomuna tutte le attività di PRS (PortoRecanatiSolidale): tutto quello che promettiamo cerchiamo di farlo di persona, sul campo… riportando e documentando sempre tutte le attività fatte dai nostri volontari.