Eccoci di nuovo in azione. Giovedì il nostro presidente tornerà a Kilis, la città dove ci sono i “nostri” bambini. Porteremo vestiario, abbiamo già raccolto quanto possibile trasportare in questa missione, e altre cose utili in quei luoghi. Sul posto acquisteremo ciabattine ed alimentari, faremo un po’ di giochi con quei bambini che ormai inizino a ricordarsi di noi e provvederemo alle necessità impellenti che riscontreremo sul luogo.
Contemporaneamente un nostro carissimo amico ci chiede aiuto per due sae che hanno necessità di manutenzione. Nell’ultimo viaggio fatto ad Accumoli abbiamo avuto modo di conoscere Rachele, la prima bambina nata dopo il terremoto. abbiamo fatto due chiacchiere con Eleonora e Marco, i genitori, e ci hanno raccontato delle difficoltà quotidiane che stanno incontrando da allora. Noi abbiamo risposto presente ci siamo impegnati promettendo di dargli una mano.
Torneremo a breve da quelle parti a fare un po’ di lavoro, nel frattempo acquisteremo il legname e la ferramenta necessaria per sistemare quanto necessario.
Non ci prolunghiamo in molte parole, che le necessità siano all’estro o qui vicino, che i bambini si chiamino Rachele, Maide o Raya poco importa. Noi mettiamo in movimento le nostre mani ed iniziamo a portare gocce di aiuti in quel mare di necessità che ci circonda.